Fase 5

Fase 5: Possibili Sviluppi 

L’Associazione ha intenzione di proseguire e approfondire la collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado del territorio e di sviluppare ulteriormente il progetto anche al fine di proporlo agli altri ordini e gradi di scuola.

La finalità generale è quella di promuovere percorsi volti allo sviluppo delle life skills (Skills for life, OMS 1992; Life skills education in schools, OMS, 1993). Tali abilità potenziano la capacità dei giovani di adottare comportamenti adattivi e positivi per il benessere individuale e sociale, per proteggere sé stessi e gli altri.

Per la progettazione di interventi futuri nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado ci si confronterà con approcci nazionali e internazionali sempre al fine di perseguire la nostra mission tesa a potenziare le specificità di ognuno, sulla base della Teoria delle Intelligenze Multiple di Howard Gardner. Si potranno quindi prendere in considerazione sia l’approccio che alcuni paesi, come la Finlandia, adottano nella prevenzione del bullismo (per esempio il programma Kiva, un’iniziativa sistematica contro il bullismo che si concentra sulla creazione di una cultura inclusiva e sulla responsabilità collettiva); sia la lezione pedagogica dei grandi del ‘900 come l’approccio Montessori,che fin dalla prima infanzia integra l'educazione alla gestione sana delle emozioni e alla comunicazione non violenta. In questo approccio, l'osservazione e il rispetto reciproco sono fondamentali: gli educatori diventano modelli di comportamenti empatici, creando un ambiente dove i bambini imparano a riconoscere e rispettare i sentimenti degli altri, sviluppando così una consapevolezza emotiva che previene conflitti e bullismo.

In questa prospettiva, si intendono anche proporre iniziative volte a promuovere la comprensione dell’importanza della strutturazione dell’ambiente educativo che gioca un ruolo fondamentale nel costruire la capacità di relazionarsi con gli altri in modo pacifico, favorendo la prevenzione del bullismo e creando una cultura della non violenza che può essere coltivata già dai primissimi anni di vita.